Il videogame Memories trova la sua realizzazione nell’ambito del progetto regionale LAB8 che, grazie anche alla valorizzazione del ricco patrimonio culturale locale, punta a rivitalizzare 11 comuni della provincia dell’Aquila fortemente colpiti dal terremoto del 2009. In quest’ottica il gioco si pone quale originale strumento di promozione territoriale, poiché prevede il coinvolgimento dell’utente nella riscoperta di paesaggi, monumenti e beni artistici sparsi nei piccoli centri abruzzesi.
Il comune di Fontecchio ha origini antiche addirittura pre-italiche. Intorno all’XI secolo, il vicus di Fons Tichiae assieme a San Giovanni, San Pietro, Sant’Arcangelo e San Felice si unì per ragioni di sicurezza agli altri vici formando il “Castrum Fonticulanum” e pur mantenendo una certa autonomia religiosa. Nel 1080 – 1095 fu fondata la comune parrocchia di Santa Maria della Pace che tutt’oggi costituisce la sede parrocchiale del paese. Ricaviamo ulteriori informazioni storiche su Fontecchio da Anton Ludovico Antinori che sono collocabili, seguendo le sue notizie, in epoca basso medievale. Sappiamo che Fontecchio è sede del feudo di Gualtiero Gentile nel 1145 e che nel 1360 entrò a far parte della diocesi “Valvense” con quattro chiese.
La storia di Fontecchio sembra entrare bruscamente nel vivo nel XV secolo, quando, a partire dal maggio del 1425, la quasi totalità dei castelli del circondario dell’Aquila vengono cinti d’assedio dallo spregiudicato condottiero mercenario Braccio da Montone, detto “Fortebraccio”. Un altro episodio storico, ben radicato nella memoria del paese, ci porta invece all’assedio del 1648 ad opera delle truppe spagnole. Secondo le fonti più attendibili, si narra che, dopo circa cinquanta giorni di assedio, il paese fu liberato dalla coraggiosa Marchesa Corvi che dal suo palazzo sparò un colpo di spingarda contro gli assalitori colpendo a morte il capo e liberando così Fontecchio. Ancora oggi, a ricordo dell’episodio, l’orologio della Torre batte cinquanta rintocchi, a memoria della Corvi e mescolando così storia e leggenda dopo secoli.
Alcuni luoghi simbolo del paese che vi mostriamo in foto (Fontana e Torre dell’orologio) La Fontana è sita in Piazza del Popolo, ha aspetto analogo a fonti monumentali medievali della zona di Viterbo, e in origine era usata dai mastri delle botteghe che sorgevano a ridosso delle mura. La fontana fa parte di un complesso che ingloba anche un muro con edicola votiva, ornata da un affresco rinascimentale della Madonna col Bambino tra angeli. Sia sulla cuspide della fontana che sul lato dell’affresco è raffigurata la fontana di Fontecchio con al lato un leone, che simboleggia il comune prima chi si unisse agli altri vici (fontana con due leoni) per fondare il castello de L’Aquila. Si conserva anche una panca in pietra che corre intorno, perchè le donne del paese erano solite riunirsi per lavare i panni al lavatoio e scambiare quattro chiacchiere.
Palazzo Corvi
L’edificio si trova in posizione dominante e mostra le stratificazioni dei secoli grazie alla presenza di una torre medievale che è stata inglobata nelle costruzioni più recenti. Oggi appare come una dimora gentilizia fortificata, con portico quattrocentesco presso la cisterna, con volte a vela e loggiato sovrastante. Il castello dopo l’assalto spagnolo fu modificato in residenza signorile e tra i feudatari ci fu la famiglia Corvi. Presso la strada di via Palazzo si trovano gli alloggi della servitù e le stalle. Presso le cantine si trova un monumentale affresco di santo, del 1690, con lo stemma del casato.